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I DOLORI ALLA SCHIENA, COSA SONO E COME POSSONO ESSERE ALLEVIATI (ERNIA)

I DOLORI ALLA SCHIENA, COSA SONO E COME POSSONO ESSERE ALLEVIATI (ERNIA)

Il Dolore alla schiena è un disturbo che prima o poi capita a tutti.

 

Si calcola che ogni persona  abbia il 70%di possibilità di sviluppare , almeno una volta nella vita, una patologia lombare soprattutto tra i 45-60anni.

 

Valutare che cosa può scatenare una lombalgia da un punto di vista osteopatico può essere una sorpresa per molte persone, scopriamo alcune cose da cui può dipendere.

 

Vi sono problematiche ascendenti ( provenienti dall’ arto inferiore ), discendenti (provenienti da catene cervicali e dorsali ), di natura viscerale con riflessi neurologici viscero-somatici degli organi del piccolo bacino come utero , prostata, e connessioni dell’intestino tenue.

E in caso di Ernia? 

Quando si legge sulla risonanza magnetica questa parola, molti si spaventano, ma bisogna rendersi conto che l ernia non è altro che la sommatoria di equilibri sconnessi  e il ruolo dell osteopatia e ricercarne le cause più che agire sul dolore che l ernia  stessa provoca.

E in caso di sciatalgia?

Nella valutazione Osteopatica vi sono delle tecniche per ridurre infiammazione al nervo sciatico, migliorare la mobilità della colonna vertebrale, e per far si che la pressione dolorosa diminuisca. Per farlo sarà necessario trattare i muscoli circostanti.


Per ridurre il dolore e restituire mobilità ai tessuti vi sono tecniche miofasciali per i muscoli che presentano ipertono, tecniche articolari dirette ad alta velocità  a ridotta ampiezza per far in modo di mobilitare la zona compromessa. Queste manovre aiutano a migliorare la percezione del dolore rendendolo meno intenso.


Compito dell’osteopata sarà poi quello fondamentale di insegnare  alla persona alcuni esercizi per aiutarlo a recuperare una buona mobilità.

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SEI SICURO DI STARE DRITTO CON LA SCHIENA? QUANTO E’ IMPORTANTE UNA POSTURA CORRETTA!

SEI SICURO DI STARE DRITTO CON LA SCHIENA? QUANTO E’ IMPORTANTE UNA POSTURA CORRETTA!

Molto spesso le persone mi chiedono quale sia la postura corretta.

 

Perché lo chiedono a me?

 

Perché osteopatia e postura vanno di pari passo: un’ efficace e sapiente analisi posturale infatti è uno strumento molto importante e l’ osteopatia è determinante per aumentare efficacia dei trattamenti per ritrovare equilibrio nei movimenti.

 

In verità la nostra postura abituale ci caratterizza e spiega l’origine di molti disturbi e di tante disfunzioni, e correggerla può fare la differenza in termini di salute.

 

In casi di dolore cronico poi tutto è amplificato, perché l’atteggiamento si consolida e le strutture miofascliali si adattano determinando restrizioni di mobilità. 

 

Consideriamo ad esempio che stando in piedi il nostro baricentro si alza e ci obbliga a un dispendio importante per assestare un equilibrio che di fatto non è così scontato.

 

Quando teneniamo la stazione eretta e il peso del corpo la schiena non è dritta ma segue curvature fisiologiche che se non sono ben sostenute da una rete  tonica e equilibrata muscolo-tendineo-leagmentosa che circonda la colonna vertebrale, provocano dolore.

 

Per capire un po’ di più teniamo conto che il sistema posturale si compone di collaborazioni di diversi organi : occhio, orecchio, sistema cutaneo, articolazioni e visceri.

 

Il fatto che non esista una persona perfetta in grado di ricalcare lo schema leonardesco, non significa però che non si possa migliorare il proprio modo di porsi nello spazio, seguendo alcune regole, che sono state codificate per ridurre gli squilibri a monte che possono turbare il nostro atteggiamento corporeo.

 

Quindi prestare attenzione alla postura, allo stile di vita ed eseguire regolarmente qualche  semplice esercizio è utile per prendersi cura della propria salute.

 

Alle persone che vedo, spesso do consigli sulla postazione di lavoro, stretching adeguato dopo l’attività sportiva piccola o continuativa che sia, e questo serve a rompere quegli schemi patogeni che si acquisiscono con la sedentarietà o con le cattive abitudini.

 

Sono fondamentali queste progressioni perché sono uno strumento per recepire e mantenere benefici ottenuti dalle manipolazioni e dal trattamento osteopatico.

 

Si può andare dagli esperti più preparati, ma se la postura è scorretta non potremmo trarre davvero beneficio da alcun intervento.

 

Ecco perché è molto importante acquisire consapevolezza dei propri movimenti e della postura.

Alcuni semplici suggerimenti

Qui alcuni semplici suggerimenti da attivare in posizione seduta :

 

  • Lo schermo deve essere posizionato  a livello degli occhi di circa 10°-20°.
  • La distanza del monitor di 50-70 cm circa la lunghezza dell’ avambraccio che deve essere appoggiato e il polso rettilineo sia con il mouse che con la tastiera.
  • Le Spalle rilassate e testa in linea non avanzata
  • La Schiena che si regge da sola con i muscoli superficiali e profondi su una seduta ergonomica.
  • I Piedi ben appoggiati e angolo di 90°tra gamba e coscia 

 

Ricordare inoltre che:

  • Il getto di ari fredda altezza dl collo è dannoso.
  • Provare a non guidare più di 4 ore di fila.

 

Per la postura in piedi fare attenzione a poche semplici regole:

  • Lo stare in piedi deve essere ben regolato da calzature comode , ginocchia estese ma non rigide  e la testa in linea con le spalle , senza spinte involontarie a livello dei visceri e dei denti.

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L’OSTEOPATIA E IL MIO BAMBINO

L’OSTEOPATIA E IL MIO BAMBINO

È importante un’accurata osservazione della postura del bambino per prevenire con la crescita disturbi più gravi.

 

Una postura scorretta infatti comporta rischi e conseguenze per la salute del corpo soprattutto nei bambini perché le anomalie posturali possono insorgere nel corso dello sviluppo sia per fattori congeniti che ambientali  provocando dolore.

 

L’osteopatia è strettamente legata alla postura, cioè come il corpo si muove nello spazio.

 

Tutto questo è legato ai recettori posturali che si trovano oltre che sulla pelle nell’occhio, che è la bussola del corpo, nella bocca, nei muscoli masticatori, nelle mani e nei piedi.

Per chi non conosca bene l’anatomia e la connessione dei sistemi corporei, la bocca sembra poca connessa alla postura ma oltre allo stato emozionale che essa rappresenta, affollamenti dentari, agenesie, crescita ossea mascellare o mandibolare in eccesso o in difetto causano dolore.

Fai attenzione...

Brutte abitudini come l’uso del ciuccio o del biberon, interposizione della lingua tra i denti, perdita prematura dei denti, contratture muscolari del collo sono fattori che possono condizionare la colonna vertebrale, di cui poi scoliosi dorso curvo e scapole alate, per fare alcuni esempi, sono solo alcune problematiche.


In età scolare e l’utilizzo dei dispositivi tecnologici incide sulla scorretta postura dei vostri figli.

Per questo è importante far osservare alcune regole facili ed efficaci per correggerla.


Controllate come appoggiano i piedi di vostro figlio, come sono consumate le scarpe, come respira: poco? Tanto? E’ un respiro rumoroso? Come si appoggia sulla sua scrivania?


Semplici osservazioni che con la valutazione di un osteopata vi daranno una lettura indispensabile e valida già dallo stadio di bebè e fino allo sviluppo.

Il mio consiglio

Quindi quando vostro figlio manifesta un dolore (ma non solo), non basta agire solo sul sintomo localizzato e acuto, ma è importante soprattutto valutarne la causa, per far sì che non ritorni più.

 

Ecco allora che un’ indagine posturale accurata può scardinare quei sistemi viziati che inconsapevolmente ci riportano verso il dolore.

 

Intervenendo presto e bene vedrete i risultati e il vostro bimbo starà subito meglio .

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PERCHÉ ANDARE DALL’ OSTEOPATA?

PERCHÉ ANDARE DALL’ OSTEOPATA?

Sono una fisioterapista con anche una laurea in scienze motorie e quando nel 2000 cominciai a studiare osteopatia rimasi letteralmente affascinata dal potenziale di questa disciplina.

 

L’ osteopatia è una terapia manuale che associa profonde conoscenze anatomiche a una grande sensibilità tattile.

 

La mano è infatti il cuore di questa disciplina, che diventa uno strumento di diagnosi e cura.

Il criterio su cui si basa l’ osteopatia è la ricerca delle origini profonde del disturbo, che possono trovarsi anche lontano dall’area del corpo in cui questo si manifesta , in una zona che però genera disequilibrio all’interno del sistema corporeo.

 

Rispetto ad altre discipline complementari sta all’osteopata mettere in connessione vari piani meccanici, pneumatici, viscerali , neurologici in un tutt’uno che corrisponde all’ equilibrio meraviglioso del nostro organismo.

E’ infatti la consapevolezza che ogni parte del corpo sia connessa alle altre che dà all’osteopata la capacità di comprendere e relazionare l’interconnessione e la cooperazioni di tutti i sistemi.

Per chi è indicato?

E’ una cura che può essere applicata in ogni età della vita.

Per i disturbi infantili per esempio è consigliato che il neonato venga visitato già nei primi mesi per favorire lo sviluppo ottimale tramite tecniche manipolative delicate non dolorose , che possono riguardare rigurgiti, otiti, stitichezza ,coliche gassose e problematiche che riguardano il cranio come la plagiocefalia.

 

Per i disturbi ginecologici è una valida risposta a varie problematiche, da quelle più note che riguardano i disturbi specifici della zona pelvica (incontinenza da sforzo, dolori pelvici),  a patologie come vaginismo e vulvodinia.

Per gli sportivi in tutti gli aspetti che il corpo manifesta.

 

E potrei andare avanti a lungo.

Il mio consiglio

Quindi se siete improvvisati sportivi, professionisti del movimento, o escursionisti pigri della domenica e non trovate il bandolo della matassa di un disturbo cronico o acuto che sia 

  • Se soffrite di mal di testa, stanchezza persistente, contratture da stress.
  • Se avete problemi articolari che riguardano anche disordini temporo-mandibolari.
  • O se avete dolori legati alla post-gravidanza. 

Forse un’osteopata può fare al caso vostro!!

 

In ogni fase che viviamo incontriamo problemi diversi, stare bene però è più semplice di quanto si pensi se si trova la strada giusta.

 

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Come recuperare la forma dopo il parto

Come recuperare la forma dopo il parto

Quanto impegno e quanto voglia abbiamo nel voler ritornare toniche e avere un aspetto di addome snello dopo aver partorito ?!

A questo proposito numerose sono le app e i tutorial che ci promettono di agire in modo veloce:

Sarebbe necessario però valutare la correttezza degli esercizi e la loro importanza per non incorrere in errori, che possono mettere a repentaglio la salute.

Sottolineiamo intanto che i muscoli addominali non si trovano solo anteriormente, ma sono situati anche lateralmente e posteriormente, attorno al tronco.

Questi muscoli servono a contenere i visceri, si trovano all’interno e si spostano in avanti e in basso. Nell’ inspirazione hanno una discesa attiva dal centro del diaframma, il muscolo principale della respirazione. Questo muscolo è considerato il tetto dello spazio addominale; spinge in basso i visceri fino al pavimento pelvico e successivamente attraverso i muscoli addominali, che si comportano come un elastico teso che si allenta, riprendono la loro posizione a riposo, accorciandosi e spingendo di nuovo il diaframma verso l’alto.

Vi sono dei casi, e uno di questi è il periodo dopo una gravidanza, in cui una buona comprensione del lavoro addominale e respiratorio è irrinunciabile.

Durante il puerperio la fisiologia supporta l’adattarsi del corpo materno. Lo svilupparsi dell’utero obbliga i muscoli addominali a fare spazio anteriormente, i muscoli retti dell’addome si separano, dando luogo a una diastasi fisiologica che inizia a qualche centimetro sopra il pube.

Quando una donna incinta si corica, raddrizza il tronco si può osservare una protuberanza che si estroflette al centro dell’ addome, come una piccola piramide questi sono i muscoli retti del addome che possono allungarsi di circa 15 centimetri , ma parleremo in un altro post cosa succede nella gravidanza qui ci occupiamo nel caso specifico del dopo parto.

L’immediato periodo dopo il parto è uno spazio di tempo difficile per la donna.

Rientrare nella quotidianità richiede fatica di ritmi , di posture e i carichi e le lassita sono diverse da prima.
È un periodo fondamentale della maternità che condiziona tutto il futuro ginecologico della donna, le successive gravidanze e la menopausa.
Immediatamente dopo il parto l’utero senza più il bimbo, involve e il fondo di esso si trova rapidamente al di sotto dell’ombelico, rimane pesante e voluminoso per le settimane seguenti e alcune mamme sembrano ancora incinte pur avendo partorito.

Ci vorranno sei settimane perché l’utero ritrovi le sue dimensioni e il suo posto, il muscolo retto dell’addome si accorci e la circonferenza si rimodelli.

Cosa fare dopo il parto

I punti principali su cui lavorare in questo periodo sono:

– tutelare e aiutare il processo fisiologico di recupero;
– evitare di fare sforzi, di affaticarsi
– correggere perfettamente la statica, in posizione eretta, e modificare gli schemi posturali durante gli sforzi e la posizione per mantenere in braccio il bimbo.
– stimolare il drenaggio, e riattivare respirazione addominale per favorire quel massaggio al pavimento pelvico indispensabile.
– rinforzare il muscolo trasversale addominale, e i muscoli profondi, senza mai accorciare il retto dell’addome.
– fare esercizi fondamentalmente da coricate per i muscoli addominali così la vostra schiena ne beneficerà anche in previsione di sostenere il vostro bimbo o in posizione quadrupedica o in posizione inversa: testa in basso e bacino in alto.
– rinforzare la schiena e le gambe per evitare tutti gli sforzi a livello lombare.

Buon lavoro a tutte.
… di seguito esercizi esplicativi